Grande risposta della community internazionale del printing, del converting e del packaging alla Print4All Conference – Future Factory, che si è tenuta lo scorso 24 giugno. Gli oltre 1200 i partecipanti – di cui un terzo esteri, hanno potuto assistere all’evento che ha tracciato gli scenari tecnologici ed economici a livello globale di tutto ciò che ruota intorno all’industria della stampa con focus sull’industria 4.0 e la sostenibilità.
La Print4All Conference, che ha ospitato anche l’assemblea annuale della Federazione Carta e Grafica, ha coniugato la presenza fisica degli ospiti in studio, con quella da remoto dei relatori internazionali e un pubblico collegato in streaming, creando una formula vincente che guarda oltre il confinamento.
Sullo stage si sono alternati numerosi ospiti, tra cui Nigel Tapper, climatologo e componente dell’IPCC (Intergovernmental Panel on Climate Change, organizzazione vincitrice del Premio Nobel della Pace nel 2007); Alice Bodreau, Global Partners Manager della Ellen MacArthur Foundation (ente la cui missione è accelerare la transizione all’economia circolare); il professore di SDA Bocconi Enzo Baglieri, coordinatore del primo progetto di Industria 4.0 di filiera in Italia, realizzato insieme alla Federazione Carta e Grafica; gli esponenti della supply chain con due tavole rotonde composte da produttori di tecnologie, stampatori e brand owner del calibro di Uteco, HP, SIT, Sacchital, Barilla e Orogel; le più rappresentative associazioni di settore estere come Intergraf (Europa), APTech (USA), Peiac (Cina), Ipama (India), Picon (UK) che hanno illustrato gli andamenti e le prospettive industriali ed economiche del mondo della stampa e del packaging nelle loro aree.
Gli ultimi mesi hanno costretto tutti i comparti produttivi e industriali a un profondo ripensamento, rivelando con ancora maggior determinazione l’importanza dell’innovazione tecnologica, ma anche della resilienza e della flessibilità delle singole aziende. Ecco perché la Conference si è focalizzata su quelle tematiche – sostenibilità, Industry 4.0 – che, opportunamente cavalcate, possono trasformare la crisi stessa in opportunità. Se l’Industry 4.0 può diventare la chiave per l’efficienza – dunque connessione, integrazione di processi, remotizzazione – sostenibilità vuol dire efficacia – dunque attenzione alla ricaduta ambientale, ma anche economica e sociale che la produzione porta con sé.
“È il momento di comunicare che l’Italia del printing e del packaging riparte all’insegna dell’industria 4.0, dell’economia circolare, della sostenibilità, temi portanti di questa Print4All Conference – spiega Andrea Briganti -. Il Covid-19 ha fatto conoscere a tutti l’importanza di questi settori, che hanno continuato a lavorare anche durante il lockdown per fornire gli imballaggi alle filiere del food e del pharma. La Print4All Conference segna il punto di svolta, con lo sguardo verso il futuro con una supply chain sempre più sostenibile e sempre più integrata nel paradigma 4.0”.
Grazie alla testimonianza di diverse associazioni di tutto il mondo, la conferenza ha permesso di tracciare l’attuale situazione di mercato a livello internazionale, alla luce degli stravolgimenti legati a lockdown ed emergenza sanitaria.
Secondo i dati di INTERGRAF, l’associazione europea del mondo del printing, il Covid ha avuto un impatto importante, ma per fortuna non così devastante sull’industria grafica europea, rappresentata da 109.000 aziende, 603.000 addetti e con un fatturato di 79 miliardi di euro. Se è vero che molte aziende hanno spostato le campagne pubblicitarie su carta di almeno 6 mesi, tuttavia la pubblicità via posta è tornata e le previsioni sembrano incoraggianti: secondo Smithers la stampa a inchiostro aumenterà fino al 2024, con una tendenza crescente alla personalizzazione. A completare lo scenario europeo, la situazione della Gran Bretagna, dove l’impatto del Covid per il mondo printing è stato pesante. Il lockdown ha causato la cancellazione del 70% degli ordini (stime: PICON), con importanti conseguenze sul fronte occupazionale. Tuttavia, se la situazione è complessa per chi ha un approccio attendista e tradizionale, non mancano le opportunità per quanti investono per offrire nuovi prodotti ad alto valore aggiunto, proposte sostenibili e consulenze specifiche.
Passando a Paesi più lontani, secondo i dati di IPAMA l’India punta a un ritorno alla normalità nell’arco di 6-9 mesi: se a giugno 2020 la produzione è ridotta del 50%, la prospettiva è arrivare al 70% tra un mese.
Negli Stati Uniti, che hanno visto una contrazione del 5% per il settore del Printing, si prevede invece l’inizio della ripresa solo nel 2021 (stime APTech). Puntano, infine, alle nuove tecnologie e all’integrazione gli stampatori in Cina, dopo che il mercato, secondo i dati dell’associazione PEIAC, ha subito negli ultimi mesi una contrazione di oltre il 30%.
Industry 4.0 alla Print4All Conference
Purtroppo, anche se se ne parla da tempo, l’Industry 4.0 è spesso percepita dalle aziende solo come nuovo investimento in tecnologia. Ma il recente lockdown ha dimostrato che una azienda è 4.0 solo quando riesce a connettersi e integrarsi con chi è a monte e a valle della catena del valore.
Una integrazione di filiera che comporta vantaggi tangibili: più resilienza, condivisione immediata delle informazioni, possibilità di prendere le decisioni in ottica collaborativa, cosa che minimizza i rischi e massimizza la capacità di reagire ai cambiamenti in corso.
Grazie allo sviluppo tecnologico, come è emerso dalle testimonianze dirette di alcuni imprenditori alla guida di importanti imprese del settore, l’azienda cambia: nascono processi produttivi realizzati attraverso catene brevi, dirette, legate tra loro e sinergiche e cambia anche il rapporto con i clienti, orientato a maggiore efficienza, più costante e collaborativo anche grazie, per esempio, alla gestione degli ordini da SAP, all’analisi qualitativa continua e alla manutenzione predittiva.
Sarebbe sbagliato, tuttavia, imputare le potenzialità di questo potente cambiamento solo alle nuove tecnologie: l’intelligenza Artificiale, una delle soluzioni tecnologiche più interessanti per varietà di applicazioni potenzialmente possibili, non sostituisce il cervello umano, ma diventa occasione per disporre di una ‘intelligenza aumentata’, garantendo a packaging e printing nuove applicazioni e nuovi modi di fare le cose e coniugando business e ricerca.
Sostenibilità ed economia circolare rappresentano aspetti fondanti lo sviluppo industriale per Packaging e Printing. Durante la Print4All Conference è emerso come Industry 4.0 e sostenibilità siano profondamente sinergiche e complementari: proprio la tecnologia consente una gestione più oculata di energie e materiali, rendendo possibile il raggiungimento di obiettivi sostenibili.
Essere sostenibili non significa soltanto rispettare l’ambiente o fare qualcosa di utile oggi. Sostenibilità significa soddisfare i bisogni del presente senza compromettere la possibilità alle future generazioni di soddisfare i propri.
Le aziende devono trasformare processi e relazioni per rendere sostenibile il prodotto, ma anche il packaging, il processo produttivo, l’approccio del dipendente, la comunicazione. Si tratta di una sfida complessa, che chiama tutti i componenti dell’ecosistema – produttori di macchine, di prodotti finiti e di servizi, fino al consumatore – a orientarsi verso un cambiamento di mentalità, priorità e comportamenti.
Il confronto intorno ai materiali per la stampa che si è svolto durante la giornata ha messo in luce come essi svolgano un ruolo cruciale per la realizzazione degli obiettivi di sostenibilità e per la concretizzazione dello sviluppo tecnologico. Non ci sono materiali meno efficienti di altri, come non esistono materiali meno sostenibili di altri. La consapevolezza con cui si utilizzano, la ricerca continua riguardo all’uso, trattamento e smaltimento, rappresenta la chiave di volta fondamentale per l’efficacia e l’efficienza dell’intero sistema del printing e del packaging.
La sensibilità per un utilizzo efficiente dei materiali è ormai molto presente nelle aziende del settore del printing, impegnate a investire in tecnologia e design per progettare soluzioni di packaging mono-materiale o sempre più facilmente riciclabili, a stretto contatto con i brand user e le loro esigenze.
Ma questa sensibilità deve permeare tutta la filiera, fino al consumatore finale. Così, se da una parte si punta a chiedere linee guida condivise sulla sostenibilità, con l’obiettivo di lavorare in Sistema e far convergere le esigenze del mercato, dall’altra si guarda alla sensibilizzazione dell’opinione pubblica, talvolta fuorviata dalla demonizzazione dei materiali e non sufficientemente informata sui progressi raggiunti dall’industria per utilizzarli e riciclarli in modo efficiente e sempre più sostenibile.
Già oggi molti obiettivi legati al riciclo di alcuni materiali, come la carta, sono stati ampiamente raggiunti: la nuova direttiva europea prevedeva di arrivare al 75% di riciclo nel 2025 e oggi, secondo COMIECO, è già stato raggiunto l’81%. Anche per la plastica, secondo COREPLA si raggiunge attualmente il 45% del riciclo di questo materiale, con un raccolto annuo pari a 1 milione e 650 mila tonnellate.
La Conference 2020 ha gettato dunque le basi della riflessione su sostenibilità e Industry 4.0 che caratterizzerà l’edizione 2022 di Print4All, che si terrà in Fiera Milano dal 3 al 6 maggio. La manifestazione si terrà nuovamente in contemporanea con IPACK-IMA, appuntamento dedicato alle tecnologie di processing e packaging, e INTRALOGISTICA ITALIA, evento dedicato a soluzioni e sistemi integrati di movimentazione industriale, gestione del magazzino, stoccaggio dei materiali e picking.