Era il 2013, quando paragonandosi ai marchi del lusso come Ferragamo o Cucinelli, Moleskine si quotava in borsa a Milano. Un esordio di sontuoso che lasciò il passo qualche giorno dopo alle perdite a due cifre. Un titolo che nel corso degli anni ha sempre altalenato sul listino milanese, fino ad arrivare a pochi giorni fa quando l’azienda è stata completamente acquisita dal gruppo belga D’Ieteren, specializzato in distribuzione di automobili, riparazione di parabrezza e a quanto pare nel prossimo futuro anche di cartoleria.
Secondo una nota stampa, dopo aver acquisito oltre il 95% delle azioni, il gruppo Belga entro il 2017 procederà ad acquisirne il controllo completo, togliendo poi il titolo dalla Borsa.
La sfida di Moleskine, che nel 1997 riprodusse il leggendario taccuino degli artisti e intellettuali degli ultimi due secoli, da Vincent Van Gogh a Pablo Picasso, da Ernest Hemingway a Bruce Chatwin; oggi, vede il proprio business ruotare attorno ad oggetti di design come taccuini, agende, quaderni, borse, strumenti per scrittura.
L’azienda nacque dall’esperienza di Modo&Modo, il piccolo editore milanese che nel 1997 ha creato il marchio Moleskine, riscoprendo e rinnovando una straordinaria tradizione. Nell’autunno 2006, Modo&Modo S.p.A. fu acquistata da SGCapital Europe, ora Syntegra Capital, con l’obiettivo di sviluppare appieno le potenzialità della marca Moleskine. L’azienda conta oggi circa 130 dipendenti e una vasta rete di partner e collaboratori.