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Lo scandalo dei numeri gonfiati per il Salone del Libro: «così fan tutti»

A parlare di dati gonfiati negli ingressi è stata la neopresidente del Salone del Libro di Torino Milella: “Nel 2015 le presenze totali furono 276.179 e 122.638 i biglietti a pagamento, contro le 341 mila annunciate.

Che l’editoria stia male l’abbiamo ripetuto fino alla nausa in questi anni, ma sentire ieri la neopresidente del Salone del Libro di Torino, Giovanna Milella dire caldamente che nel 2015 le presenze al salone torinese furono gonfiate di ben 64 mila visitatori, un po’ di amaro in bocca te lo lascia.

Giunta alla guida del salone torinese da poco ed in nome della trasparenza, ha voluto informare della situazione che ora si trova a gestire non nascondendo nulla: «nel 2015 le presenze totali furono 276.179 e 122.638 i biglietti a pagamento, contro le 341 mila annunciate al termine dei cinque giorni. La differenza è dunque di quasi 64.821 ingressi». Ma non solo, a quanto riportato anche i dati 2014 e 2013 furono gonfiati verso l’alto di circa 30mila presenze.

A Radio24 lo stesso direttore editoriale del Salone, Ernesto Ferrero ha affermato «in sede di conferenza stampa finale questi dati venivano un po’ gonfiati ma come fanno tutti, come fanno gli editori quando sparano le fascette dicendo 200-300mila copie, come fanno tutte le manifestazioni, tutti i festival».

Ferrero dal canto suo ha ragione, non crederete veramente che anche le nostre fiere di settore facciano tanti visitatori come li dichiarano una volta concluse? Solitamente il metro di giudizio è di prendere il numero del comunicato stampa e toglierne circa 1/3. Una formula che molto spesso ci avvicina alla realtà.

L’intervista completa a Ernesto Ferrero la potete ascoltare in podcast sul sito della radio confindustriale, qui radio24.ilsole24ore.com

 

 

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