L’editoria italiana non sta bene: si salvano solo i libri per bambini

Sono ancora una volta i libri per bambini a trainare il mercato del libro; forti di un alleato in più: le librerie indipendenti, che non solo contribuiscono per il 75% a questa crescita dell’editoria per ragazzi ma attenuano con le loro performance anche il segno meno della fiction. È la conferma che emerge dall’indagine Nielsen per AIE.

Il settore, relativamente ai soli canali trade (librerie, librerie online, grande distribuzione, escluso Amazon) nei primi quattro periodi dell’anno (da gennaio al 18 aprile), ha fatto segnare un fatturato in calo del 2,6% e -4% sulle copie vendute, dimezzando i valori negativi dello stesso periodo del 2014. Questo significa in valori assoluti che si sono vendute in questa prima parte dell’anno circa 1milione di copie in meno (1.039.000 per la precisione) per un minor fatturato di 8,4milioni di euro.

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I generi del 2015 – Crescono i ragazzi, tiene sostanzialmente la fiction, perde la non fiction: cresce ulteriormente il peso dell’editoria per ragazzi, che vede un incremento importante, pari al 6,4% a volume. Oggi oltre 2 copie delle 10 vendute complessivamente nei canali trade (il 22% del totale, per la precisione) sono di libri per bambini e ragazzi.
Si riduce del -4,1% il peso della non fiction generale (la saggistica), del -5,6% per la non fiction pratica (lifestyle) e di un –5,4% la non fiction specialistica (manualistica pratica). Sostanzialmente stabile la fiction (-1,1%) proprio grazie al ruolo delle librerie indipendenti, che ne attenuano il segno meno. L’online è in calo invece per la non fiction pratica (guide, libri di cucina, lifestyle).

È segno più per le librerie indipendenti in questi primi mesi del 2015, che registrano una crescita del +2,3% a volume e dell’1,9% a valore. Cresce ulteriormente l’online, diminuiscono le librerie di catena (-3,9% a copie e – 3,7% a valore) e crolla la Grande distribuzione (-14,8% a volume e -12,2% a valore). L’online alla fine registra un segno + (al netto di Amazon).

Gli altri indicatori? – Nel primo trimestre 2015 sono diminuiti i titoli dei libri di carta (-3,4% rispetto allo stesso periodo del 2014), aumentano invece del 66,6% quelli digitali.

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