La Pubblicità oggi. Vediamo cosa succederà il prossimo anno.

Prendendo spunto da una relazione dell’UPA (Utenti Pubblicità Associati) e dall’annuale relazione di Nielsen Media Research possiamo prendere in esame, dati alla mano, il mercato pubblicitario 2005 ed analizzare le previsioni per il 2006.

Prendendo spunto da una relazione dell’UPA (Utenti Pubblicità Associati) e dall’annuale relazione di Nielsen Media Research possiamo prendere in esame, dati alla mano, il mercato pubblicitario 2005 ed analizzare le previsioni per il 2006.

Di pari passo allo stato dell’economia nazionale, anche il settore pubblicitario ha variato i suoi posizionamenti e le sue percentuali sui diversi mezzi. Come attualmente l’economia vede il settore dei Servizi il nuovo motore trainante della macchina Italia, anche nel settore pubblicitario gli investimenti sono per la maggior parte aumentati in questa direzione. I servizi hanno visto un investimento di oltre 170 milioni di euro, raggiungendo un +10% rispetto agli investimenti 2004.
Nello specifico i maggiori settori che hanno visto un incremento del budget pubblicitario sono raggruppabili in quelli dei servizi alla persona: telecomunicazioni con un 9,9%, finanza ed assicurazioni 37,8%, servizi professionali 10,7%.
Come possiamo vedere è in corso un profondo cambiamento, soprattutto se raffrontato a 15-20 anni fa, dove a farla da padrone erano i beni di largo consumo.
Come sappiamo, la vecchia scuola di pensiero è dura a morire, il taglio del marketing è il primo che viene effettuato quando una società entra in crisi.
Come sappiamo questa è una scelta più controproducente che altro, infatti da nel 2003, grazie alla congiuntura economica si sono perse oltre 400 aziende che investivano in pubblicità, ma fortunatamente oggi, siamo nuovamente ad un trend positivo; simbolo che chi crede nella comunicazione, sa sfruttarla a proprio vantaggio specialmente nei momenti difficili.

Analizzando poi l’importanza dei mezzi in Italia, non possiamo non citare l’attuale suddivisione dell’investimento pubblicitario:

bq. TV 62,9% – Periodici 15,7% – Quotidiani 12,5% – Radio 5,4% – Affissioni 2,6% – Internet 1,5% – Cinema 0,9%.

Mentre cinema, affissioni e radio subiscono una rigida flessione, il nuovo mezzo che spicca un balzo enorme in avanti è Internet con ben il +12,5% in un anno seguito da periodici, quotidiani e televisione.
Se il web ha portato una ventata d’aria fresca, anche la tecnologia comincia ad imporsi fornendo nuovi modi per comunicare: spot interattivi, games advertising, in store advertisng, tv sul cellulare, new locations (taxi, metropolitane, ascensori), veri e propri media alternativi che vedono oltretutto forti investimenti per quanto riguarda il product placement e la sponsorizzazione sportiva.

Se lo scenario di riferimento per il 2006 è quello di un mercato piatto sotto il profilo macroeconomico e prudente, ci si può sbilanciare pronosticando un anno nuovo di stabilità e di conferma dei trend e degli orientamenti.
Un 2006 che vedrà internet farla da padrone, con una previsione (UPA) di ben 20 e più punti percentuali d’aumento rispetto ai pochi degli altri mezzi.

Internet come detto prima, sarà il media che la farà da padrone nell’investimento pubblicitario, capire in quali settori di questo avverranno gli investimenti è arduo saperlo data la frammentazione di mezzi con cui in rete è possibile comunicare.
Tutto sommato un bel rilancio della comunicazione, dopo lo stop post new economy.

Buon anno di investimenti.

*Aggiornamento*
Riporto una notizia Reuters del 21 dicembre in cui si cita:
??Forrester Research, nel frattempo, stima che chi ha Internet gli dedichi oggi oltre il 30% del tempo impegnato con i media, stima che ha spunto JMP ad aumentare la sua valutazione sulla quota di mercato dedicata negli Usa alla pubblicità online. Per JMP, ora il totale delle inserzioni online negli Stati Uniti toccherà a fine anno i 13,2 miliardi di dollari, il 4,7% del totale dei profitti pubblicitari, destinato a salire a 35,9 miliardi di dollari nel 2010, quando ad Internet finirà l’11,1% del totale delle spese.??

Related Posts