Da WhatsApp a Instagram, da Amazon a TheFork, passando per il calcolo delle calorie bruciate durante la corsa mattutina: gran parte delle azioni quotidiane, anche quelle più banali, passa ormai dall’utilizzo di app sullo smartphone – da cui si collega esclusivamente a Internet il 65% degli italiani.
E la sicurezza domestica non fa eccezione, complice l’evoluzione tecnologica che ha reso la casa sempre più connessa, ma soprattutto gestibile da smartphone. Nel suo ultimo studio RISCO Group emerge come il mondo delle app sia in continua evoluzione e gli italiani hanno l’imbarazzo della scelta quando si tratta di trovare una applicazione che li supporti nel semplificare la quotidianità.
Sempre più famiglie interagiscono con le icone presenti sullo smartphone per la gestione delle incombenze; secondo l’indagine nel corso dell’ultimo anno quasi due terzi dei suoi utenti utilizzatori di iRISCO (60%) sono usciti di casa con il dubbio di non aver chiuso la porta e addirittura oltre l’80% con il dubbio di non aver inserito l’allarme.
Diventa perciò indispensabile e prezioso poter contare su soluzioni che consentono di connettersi alla propria abitazione tramite app, sanando qualsiasi dubbio su possibili dimenticanze – senza dover tornare a casa o scomodare parenti o vicini per controllare – potendo quindi proseguire la propria giornata in piena tranquillità. Ben l’83% dei rispondenti, nella scelta d’acquisto del sistema di sicurezza, si è lasciato notevolmente influenzare dalla possibilità di monitorare la propria abitazione da remoto tramite app ed è ormai quasi un quinto degli utenti che gestisce la sicurezza della propria casa solo da mobile, mandando “in pensione” la tradizionale tastiera.
Gli utenti dipendenti dal controllo
Se da un lato le app offrono agli utenti la tranquillità di avere la gestione dell’abitazione a portata di smartphone, dall’altro c’è il rischio che ciò diventi un’abitudine difficile da controllare.
Lo conferma la forte dipendenza dall’avere tutto sempre sotto controllo qui ed ora: oltre due terzi degli intervistati dichiara, infatti, di collegarsi abitualmente al device mobile tramite per visionare la casa una o più volte al giorno (sono uno di questi ndr.).
Si tratta di una “dipendenza” che non va mai in vacanza: la percentuale degli utenti che si collegano una a più volte al giorno dalle mete di villeggiatura rimane pressoché invariata (66%). Il Bel Paese è sempre più mobile e quasi la totalità (97%) dei rispondenti ha dichiarato di accedere alle app per la gestione dell’abitazione tramite smartphone, solo una minima percentuale predilige il tablet (2%) o web browser (1%). Tra i più attivi, gli utenti Android – 61% – contro un 40% di utenti iOS.
La tecnologia nel cuore
L’indagine ha voluto capire come l’evoluzione tecnologica abbia migliorato la vita degli utenti e indagare quali sono gli aspetti che maggiormente hanno beneficiato dell’innovazione tecnologica in ambito domestico con un riscontro estremamente positivo. Il 92% degli utilizzatori infatti non ha dubbi in merito al fatto che la tecnologia rappresenti un valore aggiunto inestimabile nella protezione dell’abitazione.
“Vivere e gestire attività in mobilità, non è più una moda per gli italiani, ma uno stile di vita che permette di combinare la sicurezza e la tranquillità offerte dalle nuove tecnologie. Allo stato attuale, i sistemi di sicurezza tradizionali non sono più sufficienti: gli utenti, infatti, guardano con favore e fiducia crescente a sistemi di sicurezza tecnologicamente avanzati gestibili da remoto, via smartphone o tablet, che offrono livelli di affidabilità, tranquillità e immediatezza senza precedenti,” ha dichiarato Ivan Castellan, Branch Manager di RISCO Group Italia.