Il mercato degli investimenti pubblicitari in Italia ha chiuso il mese di febbraio 2021 con un calo del 12,3% rispetto allo stesso periodo del 2020, portando la raccolta nel bimestre a -8,7%.
È quanto annuncia la nota mensile Nielsen nella quale, se si esclude dalla raccolta web la stima sul search, social, classified (annunci sponsorizzati) e dei cosiddetti OTT, l’andamento nel periodo gennaio – febbraio si attesta a -14,7%.
Tra i cali di investimenti pubblicitari, la Televisione registra un -12,3% sul mese e -7,9% sul bimestre, i quotidiani -17,9% a febbraio e -16,1% nei primi due mesi dell’anno, i periodici rispettivamente -28,8% e -37,3%.
Forte contrazione della pubblicità anche per la radio rispetto al febbraio 2020, l’ultimo pre-pandemia: -31,2% e -32,7% nel bimestre. Sulla base delle stime realizzate da Nielsen, la raccolta dell’intero universo del web advertising nel primo bimestre dell’anno chiude con un +2,6%.
“Pochi ricorderanno che il mese di febbraio 2020 è stato quello di maggiore crescita rispetto ai 18 mesi precedenti, ma tutti ricordiamo che febbraio segna il confine tra il ‘prima’ e il ‘dopo’ per le nostre vite, l’economia ed anche per la nostra industry. Il dato negativo di febbraio 2021 non è dunque inaspettato ed è anche per certi versi influenzato dalla diversa stagionalità di alcuni eventi. – spiega Alberto Dal Sasso, AIS Managing Director di Nielsen – Il mercato si confronta con una robusta crescita del primo bimestre 2020 che viaggiava vicino al +4%, per poi vedere il quadrimestre successivo crollare del -32,7%”.

“Abbiamo di fronte un periodo importante con buone possibilità di recupero, la cui entità dipenderà molto, come per le grandezze macroeconomiche, dal piano vaccinale che significa riapertura del paese e delle attività produttive e dunque anche di comunicazione”, conclude Dal Sasso.
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