(omissis) 105. accoglie favorevolmente le iniziative adottate dalle piattaforme dei social media volte a contrastare le notizie false e diffondere informazioni ufficiali dell’Organizzazione mondiale della sanità sulla Covid-19 attraverso le loro piattaforme; mette tuttavia in guardia contro queste piattaforme, che disponevano di un potere di mercato molto significativo già prima della crisi (omissis) invita la Commissione a vietare alle piattaforme di visualizzare (pubblicità personalizzata ndr.) pubblicità micro-mirata e ad accrescere la trasparenza per gli utenti; approva la cooperazione per quanto riguarda lo sviluppo di applicazioni di tracciamento dei contatti da parte di importanti operatori non europei nel mercato dei sistemi operativi per smartphone (omissis)
Questo passaggio si trova quasi nascosto all’interno di un provvedimento votato al Parlamento Europeo lo scorso 18 giugno, per la precisione i parlamentari si sono espressi in merito alla Risoluzione del Parlamento europeo sulla politica di concorrenza – relazione annuale 2019 (2019/2131(INI)). Nello specifico la proposta del deputato socialista Paul Tang ha ottenuto una maggioranza schiacciante.
Ma in concreto? Il Parlamento Europeo si è espresso contro la pubblicità personalizzata dei giganti del web come Facebook e Google basata sulla profilazione dell’utente, ovvero una delle principali voci di business delle compagnie statunitensi in questione. Una campagna portata avanti da Tang in modo molto convinto, ora questo voto impegnerà la Commissione a prendere in esame questa proposta.