Alcune notizie dei giorni scorsi riportate in breve anche dal Sole 24 Ore citavano l’intenzione del Gruppo Fedrigoni di quotarsi a Piazza Affari (non sarebbe comunque il primo tentativo), tuttavia prima di questo importante passo la società – di proprietà del BainCapital Private Equity, avrebbe intenzione di realizzare nuove acquisizioni, dopo quella nel 2018 del Gruppo Cordenons.
Tra gli addetti ai lavori c’è chi ha pensato, ad esempio a Favini, tra i cui soci c’è il fondo di private equity Orlando. Ma Fedrigoni starebbe guardando anche ad acquisizioni in Europa, in particolare in Francia. Intanto – sempre dal Sole, l’azienda potrebbe essere in procinto di cedere alcuni asset non ritenuti «core business»: come ad esempio la divisione «banconote e sicurezza», per la quale sarebbe stato affidato un mandato esplorativo a Poyry.
Questi i rumor a cui ha fatto seguito la posizione ufficiale di Fedrigoni che, attraverso una nota stampa ha sottolineato come il gruppo “sia attivo da mesi nella valutazione di operazioni che possano portare ad acquisizioni, sinergie e partnership idonee a supportare e a fare crescere il business, e nella ricerca di manager di talento ed esperienza che sappiano condurre la trasformazione”.
La posizione ufficiale
Secondo l’azienda va in questa direzione l’ingresso di manager di grande competenza per potenziare il settore carta, tra cui Jacques Joly, già General Manager di Canson, azienda tra le più note nel segmento; precisando che attualmente Fedrigoni ha trattative in corso in varie parti del mondo e su diversi fronti, per acquisire nuove commesse e nuove fonti di business, perché sta vivendo un momento di grande dinamismo ed è attento a cogliere ogni segnale e analizzare ogni opportunità che venga dal mercato, coerentemente con i propri obiettivi di sviluppo.
Sempre nella nota, l’azienda non esclude possibili joint venture o partnership nel comparto “sicurezza”, dando quindi fondamento alle voci circolate ed affermando che è stato dato mandato a un soggetto terzo di raccogliere queste richieste per valutare eventuali sinergie.
Gruppo Fedrigoni: un progetto di crescita confermato
Secondo Fedrigoni gli investimenti realizzati negli ultimi mesi sono di natura industriale, tendono alla crescita e al rilancio dell’azienda in tutti i suoi aspetti e hanno un respiro pluriennale, a partire dall’assunzione di 80 nuove risorse, tra cui manager di esperienza internazionale, e l’acquisizione di Cordenons, che non si intende fare rimanere un fatto isolato; a riprova di ciò, da maggio il top management è stato potenziato con tre prime linee che riportano direttamente all’AD Marco Nespolo e hanno ricoperto ruoli di primo piano in grandi gruppi, profili di talento per supportare lo sviluppo: Monica Magrì, Chief HR Officer del Gruppo (Cerved, AllianzGI, Ferrero), Fulvio Capussotti, Managing Director nel settore Converting (Alhstrom-Munskio, Solvay), Alessandro Baroni, Corporate Development Director (Doughty Hanson, PriceWaterhouseCooper).
In particolare, la divisione carta, core business del Gruppo, è stata rafforzata con l’ingresso, tra gli altri, di due nomi di comprovata esperienza come Mario Naldini, ora Operations Director (Prometeon, Pirelli, Deutsche Aerospace), e il già citato Joly, General Manager di Fabriano, ruolo che ha ricoperto anche in due colossi mondiali nel campo delle carte di pregio, del colore e dell’arte, le aziende francesi Canson e Pebeo.