Non è certo notizia da Draft, ma anche noi abbiamo un cuore e infatti circa 2400 beagle sono in cerca di una casa e di una famiglia pronta a prendersi cura di loro. Sono i cani dell’allevamento di “Green Hill(La vicenda di Green Hill)”:http://goo.gl/sb6cf, la nota azienda di Montichiari (Brescia) sequestrata la scorsa settimana dal Corpo Forestale dello Stato e che allevava cani beagle per i laboratori di vivisezione.
Animali che sono stati allevati in condizioni non idonee e che ora sono in cerca di tanto amore e affetto: le richieste di affido si potranno inviare on-line compilando un apposito modulo sul sito di *Legambiente*, *Lav* e delle associazioni che hanno aderito all’operazione “Sos Green Hill”. L’obiettivo è quello far star bene tutti i beagle (cuccioli, cani adulti, fattrici gravide) che fino a qualche giorno fa vivevano all’interno dell’allevamento di Montichiari, un vero lager dove gli animali erano destinati alla vivisezione.
È quanto hanno annunciato Lav e Legambiente durante la conferenza stampa organizzata questa mattina a Roma presso il Parlamentino dell’Ispettorato Generale della Forestale.
L’incontro è stato, infatti, l’occasione per presentare ufficialmente sia *le modalità di affidamento temporaneo dei cani* sequestrati sia i punti più importanti del contratto di affido provvissorio e *le prime giornate di affidamento che si svolgeranno venerdì 27 e sabato 28 luglio* presso il Comando provinciale di Brescia del Corpo Forestale dello Stato.
*COME ADOTTARE UN BEAGLE?* – La procedura da seguire per inviare la propria richiesta di affidamento è semplice: le persone o le famiglie interessate devono “compilare un modulo on line”:http://www.lav.it/index.php?id=1955 che si trova sull’home page del sito della Lav, di Legambiente o dalle altre associazioni di “Sos Green Hill” che sono: Apnec- Associazione Professionale Nazionale Educatori Cinofili, Avcpp – Associazione Volontari Canile Porta Portese, Comitato “Montichiari contro Green Hill”, Coordinamento “Fermare Green Hill”, Enpa, Lav, Leidaa, Legambiente, Lega Nazionale per la Difesa del Cane, Libertas, Occupy Green Hill, Oipa, Vita da Cani.
Le candidature raccolte da quest’ultime saranno poi inoltrate a Legambiente e Lav, alle quali la Procura della Repubblica di Brescia ha affidato la custodia giudiziaria dei cani e che si occuperanno in un secondo step della selezione delle persone idonee all’affido temporaneo dei cani. Le associazioni, come hanno già sottolineato più volte, ricordano che *i beagle verranno dati in affido temporaneo fino a altre disposizioni della Magistratura*.
*I CUCCIOLI* – I quattro zampe di Green Hill in cerca di una casa, di amore e tanto affetto sono davvero tanti: circa *il 50% dei cani sequestrati sono cuccioli dai tre agli otto mesi*, ci sono poi cani adulti (al massimo di tre anni) e fattrici, molte delle quali gravide.
L’obiettivo di Lav e Legambiente è quello di trovare per ogni beagle, a seconda dell’età, del sesso e delle condizioni dell’animale, la famiglia o le persone più adatte a loro. Al momento viene chiesta anche la possibilità di affidare più cani alla stessa famiglia; inoltre per limitare al massimo lo stress del trasporto del beagle *viene richiesta la residenza nel centro-nord o comunque di un’area geografica non troppo distante dall’allevamento bresciano*. Ciò non esclude da parte dei residenti di altre parti d’Italia di inviare la propria candidatura. Infine per chi avesse a casa già altri animali, si ricorda che debbono essere vaccinati, sterilizzati e docili con gli altri cani.
“Venerdì inaugureremo a Brescia una vera e propria Piazza della Libertà, frutto delle battaglie di Comitati e attivisti con le azioni di informazione e protesta di questi anni così come dell’ultima nostra azione legale – ha detto Gianluca Felicetti, presidente LAV – i beagle di Green Hill hanno diritto a vivere una vita che sia degna di essere vissuta, oggi possibile grazie a cittadini e famiglie”.
“L’operazione Sos Green Hill è una sfida sociale e culturale. Oltre a salvare migliaia di animali, questa vicenda apre una nuova riflessione su una ferita ancora aperta. – ha spiegato Antonino Morabito, responsabile Fauna di Legambiente – Il nostro auspicio è che i metodi per la ricerca medica e farmacologica superino i metodi obsoleti adottati fino ad ora”.
“Secondo quanto stabilito dalla Procura della Repubblica di Brescia, il Corpo forestale dello Stato si occuperà del supporto logistico e della consegna degli animali alle associazioni affidatarie.
La Forestale provvederà, inoltre, ad effettuare dei controlli a campione presso i cittadini ai quali verranno affidati i cani, per verificare lo stato di benessere e le condizioni di custodia dei cuccioli” così ha commentato il Dr. Giuseppe Persi, Direttore della Divisione di Polizia Ambientale e Forestale del Corpo forestale dello Stato.