È già successo svariate volte e accade spesso che gli artefici del design italiano ottengano la massima considerazione all’estero, specie negli Stati Uniti, succede anche al Maestro “Massimo Vignelli”:https://www.draft.it/cms/Contenuti/the-vignelli-canon-il-graphic-design-secondo-massimo-vignelli e sua moglie Lella.
I due protagonisti del graphic design contemporaneo, che vivono negli Stati Uniti da quasi mezzo secolo, vengono ora celebrati in un nuovo documentario lanciato in apertura del Architecture and Design Film Festival di New York: Design is One.
Diretto da Kathy Brew e Roberto Guerra, “il documentario”:http://designisonefilm.com/ ripercorre la carriere della coppia evidenziando le linee teoriche che l’hanno animata e che ancora oggi influenzano le nuove generazioni di designer. Una carriera nata in Italia ma sbocciata negli Stati Uniti, dove dal 1971 dirigono lo studio Vignelli Associates. A tracciare sulla pellicola la loro storia sono stati coinvolti importanti designer come Richard Meier, Peter Eisenman, Milton Glaser e Michael Bierut.
Quello che ancora si potrebbe progettare? “L’immagine coordinata del Vaticano”, ha risposto Massimo Vignelli, “intervistato dal New York Times”:http://www.nytimes.com/2012/10/18/garden/a-new-documentary-features-designers-massimo-and-lella-vignelli.html in occasione dell’uscita del film. “Andrei dal Papa e direi: ‘Sua santità. Il logo va bene, ma dobbiamo lavorare sul resto’. Non che non ci abbia provato, ma non ho avuto successo.’”.
“Già nel 2010 Aaron Wolfe si cimentò con un corto dedicato a Vignelli”:https://www.draft.it/cms/Contenuti/un-piccolo-film-su-massimo-vignelli-il-designer-italiano-conosciuto-nel-mondo, coinciso tra l’altro con la grande apertura del “Centro Studi Vignelli Design”:http://vignellicenter.cias.rit.edu/home.html nel Campus del Rochester Institute of Technology; Massimo e Lella donarono il proprio archivio di lavori internazionali, ora permanente esposto in un nuovo centro di progettazione, il Centro Vignelli per studi di progettazione. Quarant’anni di carriera, insieme a una vasta collezione di materiali di base originale; oltre all’archivio i quasi 19.000 metri quadrati del Vignelli Center ospitano anche gli uffici e la Galleria Benetton, caratterizzata da una mostra “Il design è Uno”, composta di parti selezionate dalla collezione Vignelli: ispiratrice del nuovo documentario.
*”Un pessimo cliente è quello che non capisce il ruolo del progettista. I progettisti sono come i medici. Quando si va dal medico, non si dice al medico ciò che si vuole – si chiede al medico di darti quello che ti serve”*, ha spiegato Vignelli al quotidiano della Grande Mela. Vignelli ha inoltre raccontato di come il suo lavoro sia cambiato da quando la malattia della moglie si è aggravata, Lella è infatti stata colpita da afasia (un grave disturbo del linguaggio che porta all’incapacità di comunicare verbalmente) e da quel momento il maestro lavora da solo.
“Io ero quello con la matita in mano, Lella quella con il forte senso critico”, ha raccontato il designer. “È stata una grande collaborazione fino a un paio di anni fa – ha aggiunto – ma abbiamo vissuto tutta la vita insieme. Dopo un po’ si instaura una simbiosi, e adesso io la sento in maniera simbiotica”.