Accanto al bonus da 600 euro per lavoratori autonomi e partite Iva previsti dal decreto Cura Italia si è iniziato a discutere di altri sostegni al reddito, tra cui l’estensione a € 800,00 nell’ambito del “provvedimento di maggio” atteso a giorni sul tavolo del Consiglio dei ministri
Il bonus si rivolge a: lavoratori autonomi, titolari di partite IVA, professionisti, lavoratori stagionali e del turismo, lavoratori agricoli e dello spettacolo.
A tutte queste categorie professionali che non godono di ammortizzatori sociali come le varie forme di Cassa Integrazione, lo Stato offre una indennità per tamponare la crisi.
Un canale che può avere il suo peso quando la crisi economica scaturita dall’emergenza sanitaria del coronavirus morde, ma che deve fare il conto con le risorse messe in campo dal governo, a due mesi dal lockdown non sono ancora giunte sul conto corrente di chi dovrebbe riceverle.
I lavoratori che possono beneficiare del bonus sono quelli attivi alla data del 23 febbraio 2020. Si tratta dei titolari di Partita IVA, di lavoratori autonomi o stagionali e dei lavoratori titolari di rapporti co.co.co. iscritti alla gestione separata. Questi ultimi, non dovranno essere titolari di pensione né iscritti ad altre forme previdenziali obbligatorie.
Altra criticità su questo bonus è stata evidenziata da FISH che ha inoltre sottolineato come questo cosiddetto “reddito di ultima istanza” ideato dal Governo sarebbe destinato ai lavoratori invalidi civili ma non a chi recepisce una pensione di invalidità.
Come richiedere il bonus da 600 Euro?
Il decreto dispone che ognuna delle indennità non concorre alla formazione del reddito e sarà erogata, a domanda, dall’INPS in unica soluzione, nel limite di spesa dei fondi che verranno stanziati (ad oggi non noti).
La modalità è semplice, si dovrà accedere al portale dell’INPS muniti di PIN o del più semplice SPID e seguire le procedure semplificate online per ottenere il bonus da 600€.