Ieri presentando la nuova versione di CorelDraw parlavamo di reti neurali in grado di capire i tratti su tavoletta e aiutare il disegno a mano libera, ieri. Oggi invece vediamo all’opera su smartphone, tablet e computer quello che Google intende per machine learning, visto che ha rilasciato AutoDraw.
L’apprendimento automatico rappresenta un insieme di metodi sviluppati negli ultimi decenni in varie comunità scientifiche con diversi nomi come: statistica computazionale, riconoscimento di pattern, reti neurali artificiali, filtraggio adattivo, teoria dei sistemi, e così via che fornisce ai computer l’abilità di apprendere senza essere stati esplicitamente programmati.
AutoDraw la app web-based fa proprio questo, al suo interno ha migliaia di asset creati da numerosi artisti (HAWRAF, Erin Butner, Julia Melograna, Pei Liew, Simone Noronha, Tori Hinn e Selman Design), ma lascia alla vostra capacità – o in questo caso incapacità, nel disegno un foglio bianco da riempire: la cosa fantastica è che mentre disegnate col dito sul telefono o sul tablet, il sistema è in grado di interpretare ed elaborare i tratti e proporre una serie di disegni già pronti. Provaci tu stesso.
Simili, identici, quasi uguali al vostro appena tracciato.
No, se provate a disegnare la prima cosa che vi passa per la testa, tipo una ‘cippetta’, quella non la riconosce: vi toccherà disegnarla ancora a mano.
Se siete interessati a saperne di più sulla magia dietro AutoDraw, questo non è il primo esperimento di Google nel mondo dell’intelligenza artificiale; AutoDraw utilizza la stessa tecnologia applicata in QuickDraw, l’applicazione che in base a quanto disegnato è in grado di capire di cosa si tratta, e ve lo dice pure.