“AIAP invita professionisti, studenti, cittadini a boicottare attivamente, diffondendo le ragioni della protesta, contro il bando emanato da Radio 24 – Il Sole 24 Ore per la progettazione del nuovo logo e payoff” così ha esordito sulla propria pagina facebook l’Associazione Italiana Design della Comunicazione Visiva, commentando il concorso promosso da Radio 24 che è alla ricerca di un nuovo logo.
Secondo l’associazione il concorso è da boicottare perché è aperto a non professionisti, con un budget non adeguato, giudicato da una giuria non tecnica e con partecipazione senza garanzia di anonimato.
“Rispetto ad altri casi già segnalati, l’autorevolezza del committente e il compenso di 20.000€ (logo+payoff) rendono ancora più grave ed evidente la superficialità con cui è stato elaborato un bando che diffonde una cultura sbagliata e pericolosa azzerando di fatto la dignità e il valore dei professionisti della comunicazione visiva, disciplina fondamentale per lo sviluppo sociale, culturale ed economico del Paese” continua AIAP.
Per l’associazione è necessario creare un fronte comune per rendere visibili questi episodi, stigmatizzandoli e opponendosi attivamente.
“Il ruolo di AIAP associazione italiana design della comunicazione visiva è sempre stato quello di affiancarsi ai committenti offrendo una consulenza adeguata in linea con le direttive europee, per fare di ogni concorso un’occasione di crescita sia per il committente che per l’intero sistema della comunicazione” concludono.
Facesse l’Aiap qualcosa di meglio che fissarsi con queste cose, piagnucolano ogni volta che non vengono interpellati, poi intervengono e fanno disastri con scelte assurde decise da loro soci “professionisti”. Abbiamo la peggiore associazione di grafica al mondo, un associazione che ha abbandonato da anni il sud, che non muove un dito se vengono organizzati eventi in cui si regalano siti web, ma che sono in prima fila su queste cazzate. Cara Aiap fatti un esame di coscienza serio e comincia a capire il perché molti studi seri stanno alla larga da te.