In rispetto dell’ordine esecutivo 13884 emanato dal Presidente degli Stati Uniti il 5 agosto scorso che vieta tutte le transazioni e i servizi tra società ed entità Statunitensi e individui in Venezuela. Adobe il 29 ottobre disattiverà tutti gli account Creative Cloud, Lightroom, Document Cloud e Spark in Venezuela.
Adobe in una sezione Faq del proprio sito indica le modalità della disattivazione degli account venezuelani e specifica che i clienti che hanno acquistato i loro prodotti direttamente da Adobe riceveranno un rimborso prima della fine del mese per qualsiasi periodo di licenza pagato e non ricevuto, dopo tale data – secondo Adobe, l’azienda non sarà autorizzata a fornire rimborsi. “Non siamo in grado di emettere rimborsi. L’ordine esecutivo ordina infatti la cessazione di tutte le attività, tra cui nessuna vendita, servizio, supporto, rimborsi, crediti, ecc…”. sottolinea la società.
Well, is officially illegal has an Adobe products if you live in Venezuela pic.twitter.com/25zgaUIyqF
— Aender Lara 🍩 (@AenderLara) 7 ottobre 2019
L’ordine esecutivo firmato dal presidente Donald Trump era intitolato “Blocco della proprietà del governo del Venezuela”. L’ordine era una risposta alla crisi presidenziale in corso in Venezuela a seguito di una contestata elezione del maggio 2018.
Adobe si è inoltre discolpata dicendo che l’ordine è stato emesso senza limiti di tempo. La decisione di abrogarla è ad esclusiva discrezione del governo degli Stati Uniti. Adobe seguirà da vicino il corso degli eventi e cercherà di ristabilire i servizi in Venezuela il più presto possibile, quando la legge lo permetterà.
Tuttavia l’azienda di San Jose sembra aver interpretato l’ordine esecutivo in modo più ampio rispetto ad altre aziende. Microsoft Office 365 e altri servizi cloud sono ancora disponibili in Venezuela, ad esempio. L’ordine esecutivo dice infatti che l’azione degli Stati Uniti è rivolta al governo venezuelano e alle persone che forniscono sostegno materiale al regime – cita ArsTecnica.