Ad un mese da Grafitalia, tiriamo le somme.

Ad un mese dalla chiusura dell’edizione di quest’anno di Grafitalia, cerchiamo di dare qualche cifra sulla manifestazione. Prima di tutto gli organizzatori ritengono l’evento un successo straordinario per quello che a ragione è stato definito “Cosmic Event”. Infatti in concomitanza andavano in scena IPACK-IMA, Grafitalia e Converflex con risultati andati oltre le più rosee aspettative, sia in termini di quantità che soprattutto di qualità dei visitatori.

Ad un mese dalla chiusura dell’edizione di quest’anno di Grafitalia, cerchiamo di dare qualche cifra sulla manifestazione.
Prima di tutto gli organizzatori ritengono l’evento un successo straordinario per quello che a ragione è stato definito “Cosmic Event”.
Infatti in concomitanza andavano in scena IPACK-IMA, Grafitalia e Converflex con risultati andati oltre le più rosee aspettative, sia in termini di quantità che soprattutto di qualità dei visitatori.

Circa 2100 espositori, in un’area complessiva di 90 mila metri quadrati netti, hanno ricevuto la visita di 125.000 operatori professionali, tra i quali particolarmente sensibile la presenza degli stranieri, a testimonianza della forte vocazione all’export di settori di eccellenza dell’industria italiana: a IPACK-IMA si è registrato il 25% di presenze estere su 54.000 visitatori, a Grafitalia l’11% su 38.000 visitatori, e a Converflex il 20% su 33.000 visitatori.

“Siamo molto soddisfatti del bilancio finale di queste manifestazioni. – sottolinea Guido Corbella, amministratore delegato di Ipack-Ima spa e Centrexpo spa – Da questo Cosmic Event emergono segnali di fiducia inaspettati alla vigilia, che dovrebbero infondere generale ottimismo all’economia nazionale, poiché packaging e stampa sono settori trasversali al sistema produttivo. Molti espositori, particolarmente nel comparto alimentare, ci hanno segnalato di aver concluso trattative, cosa che non accadeva da tempo nelle manifestazioni fieristiche. ”

Una conferma di quanto dichiarato in apertura delle manifestazioni dall’ufficio studi di Ipack-Ima su dati Istat, secondo cui nel 2008 l’Italia ha esportato macchine per il processo alimentare per un valore di 1.068 milioni di euro ed importato solo per 120 milioni di euro, ed esportato macchine per il confezionamento, l’imballaggio e l’etichettatura per 3.755 milioni di euro, importandone per soli 376 milioni, a dimostrazione del ruolo di leader di mercato dell’industria italiana del settore.
Allo stesso modo, segnali positivi sono stati diffusi anche da Acimga (associazione industriale che rappresenta i costruttori di macchine per i settori grafica, cartaria, di trasformazione ed affini) su dati Istat, dichiarando che l’industria italiana del settore ha esportato per un totale di 1.444 milioni di euro nel 2008.

“Da questi settori e da queste fiere – ha evidenziato il sottosegretario allo Sviluppo Economico, Adolfo Urso nel corso dell’inaugurazione degli eventi – può giungere un segnale forte di ripresa.”

Non solo una proficua attività di business ha caratterizzato il Cosmic Event. A latere delle esposizioni, hanno trovato spazio diversi convegni e tavole rotonde, sulle quali spicca la conferenza internazionale “Più tecnologie, sicurezza e qualità, meno fame nel mondo” che ha coinvolto alcune autorevoli agenzie delle Nazioni Unite di fronte a una platea di delegati esteri e imprenditori.

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